martedì 21 febbraio 2012

MALE VASSE

MALE VESSE


Mitica discesa situata in alta Provenza in una valle piuttosto isolata, sicuramente da considerare una dei top 20 in europa. Noi siamo scesi in 6 (3 Spagnoli: Obdulia, Alejandro, Edgar, 2 Italiani io e Federica ed un Belga Bernard) nel we del 10/11 Settembre, forra sicuramente molto impegnativa dal punto di vista fisico, i 1300 mt di dislivello in salita e i 300 in discesa sono solo l'antipasto per giungere alla grande verticale da 112 mt che è l'inizio della discesa, in tutto 1050 mt di dislivello per 4.5 km di sviluppo. Insomma da affrontare solo se molto allenati!!!

Tralasciando gli sterili dati matematici, passerei al racconto di quella che per me è stata una bellissima avventura, condivisa con delle persone fantastiche con le quali è nata immediatamente una sintonia perfetta pur essendo la prima volta che scendevamo una forra assieme.

Partiti da Milano il venerdì sera ci siamo dovuti arrendere al sonno a soli 70 km dalla meta e campeggiare in riva ad un bellissimo lago.
L'indomani completato il trasferimento ci incontriamo alla partenza con i nostri nuovi compagni di avventura, subito ci siamo capiti ed è iniziata una intesa fantastica.

Preparati gli zaini siamo partiti alla volta del rifugio Esprot meta per questa nostra prima giornata, in tutto 850 mt di dislivello percorsi in 2 ore e quaranta. Il paesaggio dapprima boschivo si tramuta rapidamente in un ambiente aspro e molto franoso, il sentiero è molto bello e ben marcato e solo nel tratto finale abbastanza ripido.

Giunti al rifugio veniamo accolti con entusiasmo dal rifugista, l'edificio è abbastanza piccolo, una trentina di posti max, (è consigliabile prenotare prima! tel. 04-92-31-07-01
) anche perchè l'alternativa è dormire in tenda (fornita dal rifugio). 
La cena squisita a base di zuppa di ortiche e anatra è stata divorata in un lampo e poi a nanna presto 
perchè la sveglia del giorno seguente è alle 5!!! 

Domenica dopo un ottima colazione siamo partiti per completare l'avvicinamento, 500 mt di dislivello in salita e 300 in discesa, la salita è su comodo sentiero ben segnato! per fortuna perchè i primi 40 min li abbiamo fatti con le frontali, giunti a una curva molto evidente lasciare il sentiero principale per salire di traverso verso sinistra in direzione della sella.

Giunti al passo ci si è aperto uno spettacolo fantastico di montagne illuminate di rosso, il sole che albeggiava scaldandoci il cuore e non solo quello!! valloni profondi e sinuosi che incidevano le montagne rivelando giochi di pieghe delle varie startificazioni, insomma uno spettacolo che già solo quello varrebbe la fatica della salita.

Ora inizia la discesa, il sentiero non esiste, esiste solo il ghiaione ripido e franoso, i primi 50 mt sono i peggiori( volendo si può installare una corda su chiodo da roccia in loco) noi siamo scesi senza ed in effetti basta usare solo un pò di cautela e non ci sono problemi, poi la pendenza diminuisce e la progressione è molto più agevole. La direzione da seguire è quella che conduce ad un albero (l'unico) e che sta nel centro del ghiaione, arrivati all'albero andare verso destra la cascata iniziale è ben visibile quindi non si può sbagliare.

La forra inizia subito bene, prima calate 112 mt frazionati, è consigliabile usare l'armo a - 70 è quello messo meglio, arrivati sul fondo di questo anfiteatro roccioso lo spettacolo è maestoso, da qui inizia un susseguirsi continuo di piccole e grandi verticali max 57 mt in un ambiente aspro che ti fa provare la sensazione di essere fuori dal mondo, ed in effetti un pò è così!

Per tutta la discesa l'ambiente è in continua evoluzione non essendo mai uguale a se stesso, insomma una forra in cui non ci si annoia mai, un susseguirsi di tratti incassati con Oscuros e meandri sinuosi e serpeggianti con acqua cristallina e fresca si alterna a tratti più aperti e verdeggianti in cui entra il sole e in cui è fantastico fare merenda!!!

Dopo 6 ore giungiamo all'uscita dove l'acqua scompare sotto al ghiaione e in breve si giunge all'auto.

Le condizioni degli armi sono attualmente sufficenti, per lo più doppi (fix o spit) collegati da cordini, noi non abbiamo aggiunto nulla.

Conviene potare un buon numero di corde per fare cingolo soprattutto nella prima parte della forra. Noi avevamo 2 corde da 100 da 8.5 + 2 corde da 80 da 9 e 1 corda 70 da 9, e ovviamente sacca d'armo completa.

Quindi per concludere un grazie ai mie compagni di avventura per aver condiviso con me un'emozione così grande!!!




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