martedì 21 febbraio 2012

GORGOPOTAMOS

GORGOPOTAMOS

Percorso Venerdi 24 Sett. in conpagnia di Fabione, Siu e Lucien, nonostante  numerose defezioni dell'ultimo minuto causate da problemi lavorativi, che hanno dimezzato il team originario, Il gruppo si è mosso da Milano e Roma il Mercoledì 22 per rientrare la Domenica 26.
Il Diras Canyon, vero nome del Gorgopotamos, ci si è presentato con una portata molto simile a quella di altre spedizioni più o meno fortunate documentate da foto, che noi abbiamo utilizzato come metro di valutazione per la percorribilità della forra. Direi approssimativamente una settantina di litri al secondo, scorrimento ideale per la discesa che non presenta difficoltà aggiuntive legate alla portata.
Questa forra ormai diventata famosa e molto di moda la si può considerare un percorso completo, in se racchiude praticamente tutto quello che si può e si vorrebbe trovare in una forra: calate alte mono tiro e frazionate, calate bagnate e asciutte, tuffi anche da grandi altezze (fino a 30mt) e toboga, ambienti aperti con pareti altissime e strettoie sinuose quasi oscure per finire con sifoni, laghi e pozze turbolente. Da notare la presenza di salti non armati fino a 5mt che, con le dovute cautele e verifiche, si possono affrontare in tuffo o disarrampicata.
La discesa del Diras è una discesa che va affrontata con un buon allenamento fisico alle spalle, poiché per la sua conformazione (880 m di dislivello per 4100 m di lunghezza ) richiede un notevole sforzo fisico, visti anche i numerosi tratti di progressione da percorrere tra massi giganteschi e frane. 

Da non sottovalutare anche i tratti a nuoto e le innumerevoli immersioni in pozze anche poco profonde che si trovano lungo tutto il percorso.  Segnaliamo anche una frana, abbastanza recente, che occlude completamente il corso del fiume e che fa un po’ impressione perchè manifesta esplicitamente l’instabilità delle pareti che ti circondano!
L’avvicinamento al Gorgopotamos è una lunga “menata” su pista, per la maggior parte sterrata, messa in condizioni non ottimali che richiede, anche se non essenziale, l’uso del 4x4, soprattutto per velocizzare la massimo gli spostamenti. Si può percorrere anche con auto “normale” alta, ma risulterebbe molto più lunga e faticosa quindi la sconsiglio.
L’ungo il percorso sono stati messi dei bolli blu che facilitano di molto l’individuazione della pista corretta. Noi abbiamo verificato l’entrata il giorno precedente, seguendo le indicazioni riportate sul libro di Caracal e sulle info forniteci da Skeno che ringrazio. Conoscendola abbiano impiegato 50 minuti dall’albergo all’entrata il giorno seguente, non verificandola ipotizzo almeno una trentina di minuti in più. 
Pernottamento: noi abbiamo alloggiato al Gorgopotamos Hotel a Gorgopotamos, situato proprio sul crocevia che porta alla forra. Tripla 55€ doppi 45€ singola 35€ tutte con colazione, il gestore non parla una parola che non sia greco ma si fa capire, noi abbiamo trovato l’hotel praticamente vuoto, ma visto che ospita matrimoni non sempre ci sono stanze disponibili. 

Solitamente in Grecia in quel periodo non è difficile trovare da dormire.
Considerazioni finali: decisamente un bel “forrone” degno di nota e rispetto che impegna il fisico e la mente per diverse ore, una profonda cicatrice che si incunea per oltre ottocento metri spaccando in due l’altipiano, un fiume che esplicitamente ti dice che di vie di fuga non te ne darà per tutto il percorso se non alla fine quando raggiungi l’uscita, che è meglio non sbagliare perché le ore di luce nel periodo in cui il Gorgopotamos ti permette di entrare tra le sue rive sono limitate, che bisogna fare le cose bene ma veloci, che è una forra per tanti ma non per tutti. ciò non deve spaventare poichè ti fa capire anche che non è il “mostro” che tanti in passato hanno dipinto (vedi recensioni francesi e non solo), ma che come già detto esige rispetto e preparazione e che con la giusta preparazione psicofisica e tecnica può essere affrontato senza grossi problemi da gruppi affiatati e motivati che vogliono percorrere uno dei top 20 canyon d’Europa.

Nessun commento:

Posta un commento